31/05/2018 – 15/07/2018
Un avvincente percorso nella storia dell’arte italiana dal medioevo al tardo barocco: è la mostra “Un viaggio nell’arte italiana”, visitabile dal 31 maggio al 15 luglio 2018 presso le Logge dei Tiratori della Lana di Gubbio.
Tra le opere più preziose dell’esposizione: una tavola con La Madonna del Latte riferita a un maestro abruzzese della metà del Duecento e un nucleo di sculture (in marmo, terracotta, legno, bronzo) eseguite da artisti attivi tra il XV e XVI secolo, tra cui Antonio Elia, Gregorio di Lorenzo, Niccolò de’ Conti, Agostino de’ Fondulis, Raffaello da Montelupo.
Altrettanto ricca è la raccolta di dipinti del Cinque, Sei e Settecento.
La presenza di pittori più o meno noti, appartenenti a “scuole” diverse, permetterà al visitatore di comprendere la peculiare e complessa “geografia artistica” italiana.
La scuola veneta è rappresentata da Giovanni Cariani, Felice Brusasorci, Girolamo Forabosco e Sebastiano Ricci; quella lombarda da Stefano Danedi detto il Montalto, Francesco Cairo e Giacomo Ceruti; quella fiorentina da Zanobi Poggini e Santi di Tito.
Nella quadreria spiccano le opere di pittori celebri come Guido Reni (bolognese), Battistello Caracciolo (napoletano) e Pier Francesco Mola (ticinese attivo a Roma).
Così intesa la mostra darà conto dell’evoluzione degli stili ed offrirà un’ampia panoramica sui soggetti affrontati dagli artisti, dal tema sacro ai generi della natura morta (Meiffren Comte) e del ritratto (Giuseppe Vermiglio).
Tra le opere più preziose dell’esposizione: una tavola con La Madonna del Latte riferita a un maestro abruzzese della metà del Duecento e un nucleo di sculture (in marmo, terracotta, legno, bronzo) eseguite da artisti attivi tra il XV e XVI secolo, tra cui Antonio Elia, Gregorio di Lorenzo, Niccolò de’ Conti, Agostino de’ Fondulis, Raffaello da Montelupo.
Altrettanto ricca è la raccolta di dipinti del Cinque, Sei e Settecento.
La presenza di pittori più o meno noti, appartenenti a “scuole” diverse, permetterà al visitatore di comprendere la peculiare e complessa “geografia artistica” italiana.
La scuola veneta è rappresentata da Giovanni Cariani, Felice Brusasorci, Girolamo Forabosco e Sebastiano Ricci; quella lombarda da Stefano Danedi detto il Montalto, Francesco Cairo e Giacomo Ceruti; quella fiorentina da Zanobi Poggini e Santi di Tito.
Nella quadreria spiccano le opere di pittori celebri come Guido Reni (bolognese), Battistello Caracciolo (napoletano) e Pier Francesco Mola (ticinese attivo a Roma).
Così intesa la mostra darà conto dell’evoluzione degli stili ed offrirà un’ampia panoramica sui soggetti affrontati dagli artisti, dal tema sacro ai generi della natura morta (Meiffren Comte) e del ritratto (Giuseppe Vermiglio).
Orari di apertura
martedì-venerdi 15.00-18.00;
sabato e domenica 10.00-13.00/15.00-18.00