22/06/2019 – 22/09/2019
Dal 22 giugno al 22 settembre a Perugia la mostra sul progetto “Foroba Yelen luce collettiva per il Mali rurale” ideati da Matteo Ferroni per illuminare i villaggi del Mali.
Sarà inaugurata sabato 22 giugno, alle 18.00, al Museo archeologico nazionale dell’Umbria di Perugia, la mostra Luce in Africa, a cura dell’architetto perugino Matteo Ferroni in collaborazione con la direttrice Luana Cenciaioli e l’architetto del Polo museale dell’Umbria Francesco Di Lorenzo, che racconta il progetto “Foroba Yelen” (“luce comunitaria” in bambarà, la lingua più diffusa del Mali), riconosciuto internazionalmente come un modello innovativo di integrazione tra tecnologia, cultura e natura, realizzato per illuminare la vita delle comunità rurali del Mali. Un racconto attraverso fotografie, filmati, diari, manufatti africani provenienti dal fondo Antinori del museo e un lampione mobile originale realizzato dallo stesso Ferroni per i villaggi del Mali.
Si tratta, come afferma lo stesso Ferroni, “di uno spazio di luce per accogliere la vita di gruppo che di giorno avviene sotto l’ombra degli alberi e trasformare, in altre parole, l’ombra dell’albero in luce. Così, con una vecchia bicicletta, un LED ed una batteria di moto ho creato il primo lampione mobile che ho cominciato a sperimentare nel villaggio dove vivevo. L’impatto, sia nella vita pratica che in quella simbolica, è stato impressionate e gli abitanti dei villaggi circostanti venivano a vedere. La notizia si è diffusa immediatamente nella regione e tanti villaggi hanno iniziato a chiedere i lampioni. Così, in accordo con la municipalità locale, ho cominciato a far replicare i lampioni dagli artigiani locali per distribuirli ai villaggi. Per poter coprire più villaggi possibile ho deciso di consegnare quattro lampioni mobili ad ogni villaggio facendoli gestire collettivamente dal villaggio stesso, introducendo, pertanto, una soluzione che nel tempo si è rivelata estremamente innovativa e funzionale rispetto alla luce pubblica convenzionale: la luce collettiva. I lampioni sono stati battezzati con il nome di Foroba Yelen che in lingua bambarà significa luce collettiva e che è diventato il nome del progetto”.
Dal 2010 al 2015, grazie al sostegno della Fondazione eLand creata da Ferroni in Svizzera, sono stati fabbricati oltre cento lampioni mobili, distribuiti in venticinque villaggi della Commune Rurale de Cinzana e diventati ben presto un utensile da lavoro per i vari mestieri, un equipaggiamento di strutture come fontane, mulini, orti comunitari e persino uno strumento rituale per sepolture e preghiere.
Il progetto ha destato l’interesse della stampa internazionale ed è stato premiato dalla Città di Barcellona nel 2012, pubblicato dal MoMA nel 2013 ed esposto permanentemente alla Biosfera di Montreal dal 2014.